Per scavi archeologici di Oplonti si intende una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti alla zona suburbana pompeiana di Oplontis, seppellita insieme a Pompei, Ercolano e Stabiae dopo l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: oggi l'area archeologica è situata nel centro della moderna città di Torre Annunziata e comprende una villa d'otium chiamata "di Poppea" e una villa rustica detta "B o di Lucius Crassius Tertius". Dal 1997 l'area archeologica di Torre Annunziata, insieme a quella di Pompei e Ercolano, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La villa di Poppea, risalente al I secolo a.C. ed ampliata nel corso dell'età claudia, viene attribuita a Poppea Sabina per l'iscrizione dipinta su un'anfora, indirizzata ad un liberto della moglie di Nerone; al momento dell'eruzione del Vesuvio la villa era disabitata, forse in fase di restauro a causa del terremoto di Pompei del 62 e tutti gli oggetti sono stati ritrovati accantonati in alcune stanze. Ad oggi la costruzione non è ancora interamente scavata: l'area riportata alla luce corrisponde alla zona orientale, mentre l'ingresso principale e la zona occidentale sono ancora da recuperare ostacolati anche dalla presenza di una strada moderna ed un edificio militare. La mappa della villa (foto 1) riporta la pianta del Sito. Tra gli ambienti catturati attraverso le fotografie della galleria, alcuni particolarmente interessanti sono la cucina (foto 9), il Calidarium (foto 10), il Tepidarium (foto 11), il Triclinium (foto 15), il Peristilio con il porticato (foto 21 e 22), un salone (foto 23), la vasca (foto 24 e 25), la lattrina (foto 33) e il Viridarium (foto 36).