Il battistero di San Giovanni in Fonte è un battistero paleocristiano di Napoli, attualmente collegato alla cattedrale. È situato a destra dell'abside della cattedrale più antica, la basilica di Santa Restituta, anch'essa oggi collegata come cappella all'attuale cattedrale di Santa Maria Assunta. Si tratta di un piccolo locale cui si accede tramite una porta lungo la navata laterale destra della basilica. La Cronaca di Santa Maria del Principio attribuisce la costruzione del battistero all'imperatore Costantino, contemporaneamente alla basilica di Santa Restituta. La volta e il tamburo del battistero erano ricoperti di mosaici datati al V secolo. Lo sfondo presenta una tonalità predominante di blu turchese e verde, con parti in oro. Ne sono rimaste alcune scene, in parte frammentarie. La calotta della volta è decorata con un cielo punteggiato da stelle d'oro, bianche e blu, a otto raggi, di ineguale grandezza, e sul quale si staglia il monogramma di Cristo (Chrismon) tra le lettere alfa e omega (foto 4-6). Al di sopra della croce compare la mano di Dio che regge una corona di alloro annodata da due nastri le cui estremità svolazzano a destra e sinistra. In piedi su un globo blu, il Cristo barbato e nimbato porge a Pietro con la mano destra un rotolo svolto sul quale si legge «Dominus legem dat» (foto 11-13). In un altro scomparto due scene della vita del Cristo sono giustapposte: l'incontro con la samaritana al pozzo e il miracolo di Cana. A destra della Traditio legis rimane una scena incompleta, con un uomo in piedi, nimbato, girato a destra. Davanti a lui un mare dove si vedono dei pesci. Sopra, si distingue un uomo in una barca. Gli archeologi ritengono che si tratti della pesca miracolosa, o di Pietro salvato dalle acque da Gesù o ancora una combinazione tra le due scene (foto 16). In un altro scomparto un personaggio in sandali, tunica clavata e pallio è seduto su una pietra e tiene nella mano sinistra un volume. Dietro di lui, si vede il basamento di un edificio. Si è d'accordo nel riconoscere in questo personaggio l'angelo assiso sulla tomba. Le pie donne che gli si avvicinavano sono sparite quasi completamente, rimane solo il volto di una e parte del capo coperto da un velo di un'altra. Nelle nicchie concave angolari del tamburo sono rappresentati i quattro simboli degli evangelisti (foto 17,18).