L'abbazia di Sant'Angelo in Formis si trova a Sant'Angelo in Formis, frazione di Capua. La chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo, sorge lungo il declivio occidentale del monte Tifata. Inizialmente nei documenti l'edificio è indicato come ad arcum Dianae ("presso l'arco di Diana"), ricordando che sorgeva al di sopra dei resti del tempio dedicato a questa divinità, mentre successivamente ci si riferisce ad esso con le denominazioni ad Formas, Informis o in Formis. L'interpretazione etimologica della nuova denominazione è controversa: da una parte l'ipotesi è che derivi dal termine latino forma ("acquedotto"), e che stia ad indicare la vicinanza di un condotto o di una falda; mentre dall'altra il termine si considera derivato dalla parola informis ("senza forma", e quindi "spirituale"). La prima costruzione della basilica si può far risalire all'epoca longobarda, sulla base dell'ampia diffusione del culto dell'arcangelo Michele presso i Longobardi alla fine del VI secolo. Al tempo del vescovo di Capua Pietro I (925-938), la chiesa fu donata ai monaci di Montecassino, che volevano costruirvi un monastero. La chiesa fu poi tolta ai monaci e ridonata loro nel 1072 dal principe di Capua, Riccardo. L'allora abate Desiderio di Montecassino (il futuro papa Vittore III) decise di ricostruire la basilica (1072 - 1087) e ne rispettò ancora gli elementi architettonici di origine pagana. A lui si devono gli affreschi di scuola bizantino-campana che decorano l'interno e che costituiscono uno tra i più importanti e meglio conservati cicli pittorici dell'epoca nel sud Italia (come testimonia il suo ritratto nell'abside della chiesa con il nimbo quadrato (utilizzato per distinguere i personaggi viventi), mentre offre a Cristo il modello della chiesa, e l'epigrafe sul portale d'ingresso, foto 8 e 21). Nell'abside maggiore Cristo in trono tra i quattro simboli degli Evangelisti, sotto i quali si trovano gli arcangeli (Michele, Gabriele e Raffaele) e alle estremità Desiderio e San Benedetto (foto 13, 15-20). Sulle pareti storie del vecchio e nuovo testamento (foto 21-29, 34-35). In controfacciata il Giudizio Universale (12, 30-33). Nell'abside minore sud Vergine tra due Angeli foto 14).