La Basilica di San Pietro in Vaticano è la più grande delle quattro basiliche papali di Roma ed è spesso descritta come la più grande chiesa del mondo e centro del cattolicesimo. La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza antistante si concluse solo nel 1667. I disegni originali della basilica vennero trovati nel 1866 dallo storico dell'arte austriaco Heinrich von Geymüller. Si tratta tuttavia di una ricostruzione, dato che nello stesso sito, prima dell'odierna basilica, ne sorgeva un'altra risalente al IV secolo, fatta costruire dall'imperatore romano Costantino I sull'area del circo di Nerone e di una contigua necropoli dove la tradizione vuole che san Pietro, il primo degli apostoli di Gesù, fosse stato sepolto dopo la sua crocifissione. Oggi è possibile solo immaginare l'imponenza di questo edificio, immortalata soltanto in alcune raffigurazioni artistiche. L'impianto, arricchito nel corso dei secoli con preziose opere d'arte, era suddiviso in cinque navate con copertura lignea e presentava analogie con quello della basilica di San Paolo fuori le mura, aveva 120 altari di cui 27 dedicati alla Madonna. Alla Basilica si giunge attarverso la celebre Via della Conciliazione (foto 3), una delle opere urbanistiche più discusse e aspramente criticate del Novecento e che idealmente collega la capitale d'Italia con lo Stato Vaticano, secondo una direttrice che si sviluppa da Castel Sant'Angelo fino a piazza San Pietro. Avvicinandosi alla Basilica si scorge il Passetto di Borgo (foto 4), un passaggio segreto in Vaticano che risale al Medioevo ed ancora accessibile oggi ch porta dal Vaticano a Castel Sant’Angelo. Tramite questo passaggio si portavano i prigionieri al carcere di Castel Sant’Angelo senza che il pubblico lo sapesse. I Papi inoltre riuscirono a fuggire a Castel Sant’Angelo attraverso il Passetto in varie occasioni. Una volta superato il confine che delimita il confine della Città del Vaticano (foto 5) si giunge a piazza San Pietro (foto 6-11). La sistemazione della piazza fu realizzata da Gian Lorenzo Bernini, sotto Alessandro VII, tra il 1657 ed il 1667. La soluzione finale tenne conto di problemi liturgici, simbolici e delle emergenze architettoniche preesistenti. Lo spazio antistante alla basilica fu suddiviso in due parti: la prima, a forma di trapezio rovescio con il lato maggiore lungo la facciata, la quale, grazie al particolare effetto prospettico, assumeva dimensioni meno imponenti; la seconda di forma ovale con l'imponente colonnato architravato sormontato da sculture. Per realizzare il suo progetto Bernini creò un suggestivo percorso che accompagnava lo spettatore dalle anguste e articolate strade della "Spina di Borgo" alla grandiosità della piazza San Pietro, tagliandola però in maniera asimmetrica, sul lato nord, così da offrire suggestivi e sempre nuovi scorci verso la facciata della basilica e rendendo nuovamente la cupola michelangiolesca l'elemento di spicco dell'intera composizione. Le aspirazioni del Bernini furono comunque stravolte con lo sventramento del rione di Borgo e l'apertura dell'attuale via della Conciliazione (1936-1950), che resero la facciata della basilica una monumentale quinta al termine di un lungo asse rettilineo. La faciata della Basilica (foto 12-15), larga circa 114,69 metri e alta 45,44 metri, venne innalzata da Carlo Maderno fra il 1607 e il 1614, ed è articolata mediante l'uso di colonne d'ordine gigante che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni, il luogo dove viene annunziata ai fedeli l'elezione del nuovo papa; al di sotto si trova un altorilievo di Ambrogio Buonvicino, intitolato Consegna delle Chiavi, del 1614 circa. La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e San Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5,7 m, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca San Pietro). Per entrare nella basilica, oltrepassata la facciata principale, vi sono cinque porte. L'immenso spazio interno, lungo 186,36 metri (la scritta all'ingresso riporta 837 P.R. che sta per palmi romani), è articolato in tre navate per mezzo di robusti pilastri sui quali si aprono grandi archi a tutto sesto, alti 23 metri e larghi 13. La superficie calpestabile è di 15 160 metri quadrati. La navata centrale, dalla controfacciata al primo arco della crociera, è lunga 90 metri, larga 26 metri e alta circa 45 metri, e da sola si estende su quasi 2 500 metri quadrati di superficie. È coperta da un'ampia volta a botte e culmina, oltre la cupola e dietro al colossale Baldacchino di San Pietro (16-17), nella monumentale Cattedra. La Basilica è letteralmente ricolma di mirabili opere d'arte. La più celebre si trova nella navata destra ed è la famosa Pietà di Michelangelo (foto 18-19), opera degli anni giovanili del maestro e che colpisce per l'armonia e il candore delle superfici; la scultura è protetta da una teca di cristallo a seguito dei danneggiamenti subiti nel 1972, quando un folle vi si avventò contro, colpendola in più punti con un martello. Databile tra il 1497 e il 1499, la Pietà è considerata il primo capolavoro dell'artista, allora poco più che ventenne, nonché una delle maggiori opere d'arte che l'Occidente abbia mai prodotto; è inoltre l'unica che riporta, sulla fascia a tracolla che regge il manto della Vergine, la firma dell'autore (MICHAEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT, "Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti").