La basilica di San Giovanni in Laterano o cattedrale di Roma (in latino Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano) è la cattedrale della diocesi di Roma. È la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d'Occidente. Sita sul colle del Celio, la basilica è la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza. Oggi intitolata a San Giovanni Battista e Evangelista, la prima basilica sorse nel IV secolo, in età Costantiniana, nella zona allora nota come Horti Laterani, un antico possedimento fondiario della famiglia dei Laterani confiscato ed entrato a far parte delle proprietà imperiali al tempo di Nerone. Sul primitivo aspetto della basilica, dopo l'editto di Milano, sono note le descrizioni delle fonti e le informazioni relative alle successive ricostruzioni, che per un certo periodo continuarono a basarsi sulla struttura originaria. L'originale basilica era nota, per il suo splendore e per la sua importanza, con il nome di Basilica Aurea ed era oggetto di continue e importanti donazioni da parte degli imperatori, dei papi e di altri benefattori, testimoniate nel Liber Pontificalis. La seconda Basilica è di età altomedievale. Il nuovo edificio, inaugurato agli inizi del X secolo, rispettava nella loro essenza le proporzioni della basilica costantiniana. La terza Basilica è di età bassomedievale, mentre la quarta è di età Barocca. Qui Papa Innocenzo X decise la radicale riedificazione della basilica, affidandone l'opera al Borromini. Il progetto era ambizioso e si protrasse a lungo. Della basilica medioevale restarono solo il pavimento, il ciborio e il mosaico absidale, restaurato poi da papa Leone XIII. La facciata principale come appare oggi (foto 1,2), fu costruita nel 1732 secondo il progetto di Alessandro Galilei, è costituita da un lungo atrio e da un arioso loggiato che si innesta sopra a quest'ultimo. L'atrio, che ricalca lo stile, seppur in forme più semplici, di quello di San Pietro in Vaticano, custodisce, in una nicchia quadrangolare posta all'estremità sinistra, una statua di epoca romana raffigurante Costantino I. La basilica di San Giovanni ha cinque navate (foto 3-7). Mentre quella centrale ha il soffitto a cassettoni e le due limitrofe a piccole cupolette, le navatelle estreme hanno il soffitto piatto e sono divise in campate quadrate e rettangolari da lesene. Nella navata centrale, in alcune nicchie ricavate nei pilastri, si trovano le statue dei dodici Apostoli, inserite nella basilica con gli interventi del Borromini, opere di vari artisti tra cui Camillo Rusconi, Pierre Legros e Angelo De Rossi. Negli spazi tra una finestra e l'altra ci sono dei tondi dipinti raffiguranti i Profeti. La pavimentazione è quella cosmatesca della basilica medievale. L'altare papale si trova nella crociera ed è sormontato dal monumentale ciborio gotico, opera dell'architetto Giovanni di Stefano (foto5 e 8). Nel catino dell'abside c'è l'enorme mosaico raffigurante la Vergine che presenta il committente Niccolò IV inginocchiato, San Paolo, San Pietro, San Francesco d'Assisi, San Giovanni Battista, Sant'Antonio di Padova, San Giovanni Evangelista e Sant'Andrea (foto 9-14). Al centro del mosaico si trovano la Croce di Cristo e la colomba dello Spirito Santo. Il mosaico era stato eseguito da Jacopo Torriti e Jacopo da Camerino, che avevano incluso in esso una più antica immagine del Salvatore. Quello attuale non è che un rifacimento realizzato dai mosaicisti di Leone XIII, che riutilizzarono soltanto le tessere musive dorate dello sfondo. Dall'interno della basilica si accede anche al chiostro, opera dei più celebri maestri cosmateschi romani (foto 15-23). Nel chiostro, oltre ad alcune testimonianze dell'antico Patriarchio, sono visibili opere di Arnolfo di Cambio e di altri artisti. L'unica parte che ancora rimane del grande complesso monastico è per l'appunto il chiostro, circondato da graziose colonne di marmo intarsiato. Sono di uno stile intermedio fra il romanico vero e proprio e quello gotico, opera di stile cosmatesco dei Vassalletto, famosa famiglia di marmorari romani, databile all'inizio del XIII secolo. Con i suoi 36 metri di lato è il più grande chiostro di Roma. Di fronte al Palazzo del Laterano si trova l'Obelisco Lateranense, uno dei tredici obelischi antichi di Roma (foto 24).